Rose Papillon abita in un giardino alla periferia della sognante Parigi di fine ‘800, che assomiglia molto all’Italia di oggi. Nonostante la prima rappresentazione del testo sia del 1992, sono molti i riferimenti diretti al nostro quotidiano.
Rose si destreggia tra due pretendenti, il poeta Millet e il militare Armand. I due, con l’amica Marie Luise e le loro mille assurdità, riescono a destabilizzare le certezze di Rose, barricata dentro il suo giardino.
Le notizie dal mondo esterno le arrivano filtrate, distorte, dai tre personaggi: ci si domanda spesso cosa sia vero e cosa i tre intrusi si inventino per impressionare e raggirare la ragazza.
Rose siamo noi. Rose è la società odierna. Bombardata da informazioni e allettata da stili di vita, mode e ideologie che la attirano come una falena verso la luce.
E chi sono Millet, Marie Luise e Armad? “Simpatiche macchiette, o forse assassini”, sirene provenienti da un torbido passato, premonitrici di un inquietante futuro.