“L’Industria Juta”, la storica fabbrica che produceva filati, tessuti di juta e soprattutto sacchi da imballaggi, ebbe ad Arquata un ruolo fondamentale dall’inizio del Novecento. Basti pensare che nel momento di maggiore espansione, a cavallo tra gli anni Settanta e gli Ottanta, lavoravano nello stabilimento fino a seimila operai (soprattutto donne), ossia più o meno lo stesso numero di residenti attuali della città. Un paese dentro il paese. Gli operai arrivavano, oltre che dalla stessa Arquata, dalla vicina Val Borbera, da Serravalle Scrivia e dai paesi della vicina alta Liguria.
L’impatto che la fabbrica aveva sul tessuto della società arquatese era imponente: tutte le attività economiche si reggevano sui lavoratori della fabbrica.
Dall’inizio di questo secolo l’Industria Juta non c’è più. La scarsità della materia lavorata e le crisi dei mercati hanno portato prima alla chiusura e poi alla demolizione dello stabilimento.
Sull’area di 35.000 metri quadrati in cui sorgeva la fabbrica è sorto un nuovo centro residenziale e commerciale. A testimonianza del passato industriale della zona, resiste la vecchia ciminiera, simbolo della Juta, e l’edificio che accoglieva la vecchia portineria, la mensa degli operai e l’abitazione del custode.
Due ambienti del piano inferiore dell’immobile sono stati, contestualmente alla demolizione della fabbrica, ristrutturati e riconvertiti. Ne sono stati ricavati la sala teatrale (il Teatro della Juta) e una sala espositiva (il Museo). Un terzo ambiente, sempre al pian terreno, è attualmente in disuso e necessita di interventi di ripristino.
Al piano superiore, anch’essi da ristrutturare, ci sono gli ampi locali della mensa, per i quali sarà necessaria una progettazione in un prossimo futuro.
La sala espositiva, in fase di allestimento per una prossima apertura al pubblico, custodisce al suo interno molti macchinari originali della fabbrica, un ampio archivio di documenti commerciali risalenti ai primi anni del secolo scorso e diversi campioni di lavorazione della juta, che ne fanno un importante sito di archeologia industriale.
L’Accademia della Juta intende restituire alla vecchia fabbrica, attraverso il suo progetto culturale e formativo, il ruolo di centro di aggregazione sociale che aveva in passato.
Con un intervento di riorganizzazione degli spazi e l’acquisto di alcune attrezzature, sarà riaperta lla sala espositiva, organizzando visite per gli allievi delle scuole e per gli adulti, strutturate come veri e propri spettacoli multimediali. La visita prenderà il via con la proiezione di un documentario sulla storia di Arquata e della fabbrica, continuando all’interno dell’area museale con un monologo teatrale, che avrà come suggestivo palcoscenico la sala dei vecchi macchinari.